Io sono del 1976, quindi non dell’era dei brontosauri.
Eppure i
gaps generazionali sono già importanti e condizionanti.
Io ho
iniziato a lavorare come dipendente nel 1995 e sono rimasta nella stessa
azienda 14 anni, quindi posso dire di essere entrata giovane ed esserci
diventata adulta dentro. Ma al mio capufficio ho sempre continuato a dare
del Lei fino al 2009… e a comunicare con lui in un improbabile sequela di
congiuntivi e espressioni aulico-antiquate un po’ per parafrasarlo (aveva delle
espressioni fantasticamente ridicole, ma questo sarà un altro blog) ma un po’ perché
era richiesto dai ruoli, anzi, andava da sé!
MAI si
utilizzavano “parolacce”.
Mai ci si
baciava sulle guance per salutarsi.
Mai si
usciva insieme al di fuori dei ritrovi aziendali. L’aperitivo era
esclusivamente il Crodino, è non un Happening in cui si esce a bere.
Ci ritrovo in
effetti molto della saga di Fantozzi… ma era così.
Adesso a
prescindere da età e ruoli il lavorare insieme consente anzi richiede il darsi
del Tu, quasi fosse offensivo o supponente darsi del Lei.
Non usa
neanche più dire “diamoci del tu”, lo si fa e basta.
Poi il
turpiloquio è la prassi. Cabassi (il mio ex capufficio) nell’apoteosi dell’ira
poteva uscirsene con un PORCO ANIMALE (suscitando peraltro la soffocata ilarità
generale), nelle più fiorite discussioni poteva uscire un “fuori luogo,
inadeguato, inopportuno” ma mai “cazzata, merdoso, stronzo”. Nemmeno nel
raccontare aneddoti.
Ci si
salutava con stretta di mano. Col capufficio ma anche con clienti e fornitori.
E vendevamo bulloni, non macarons o gemme preziose. Cioè di più grezzo del
bullone c’è il calcestruzzo o l’erba secca! Quindi non è che frequentassimo
vernissage e tavole rotonde. Semplici ristoranti o anche trattorie e sale
riunioni.
Ci si dava
la mano, tassativamente stretta decisa e occhi negli occhi. Se sbagliavi una di
queste 2 cose eri segnato e non avresti mai più avuto credibilità.
Ora ci si
bacia sulla guancia, veri baci, non accenni, e possibilmente 3!!
Addirittura in
Belgio è una prassi QUOTIDIANA. Cioè se in ufficio sei in 15 e mediamente sono
30 secondi a effusione, considerati i tempi morti, sono 10 minuti di tempo
perso. E bacilli profusi. Salive sparse.
“Quando
avesse un attimo, se può agevolarmi la pratica” ieri
“oh passami
il foglio” oggi
“è un
perditempo, non ha realmente intenzione di acquistare, liquidiamolo in qualche
maniera” ieri
“è un
cazzone senza soldi, mandalo a cagare” oggi
Poi per carità,
oggi si lavora meglio. Io ho vissuto il cartex (anche se era già nel
sottoscala, una cassettiera fisica con schedari, ogni scheda era il file e i cassetti directory), il terminale (sfondo nero, numeri verde acido) e sono stata la
prima con un pc anche se il monitor aveva ancora il tubo catodico, e un gestionale che ragionava per conto suo. E le e-mails all’inizio non davano fiducia
quindi siamo rimasti fedeli ai fax (io in realtà scrivevo i telex a inzio
carriera…) e quindi non avevi gran botta e risposta, pensavi bene, scrivevi
bene, stampavi e spedivi il fax, aspettavi il rapportino, lo pinciavi al foglio
e aspettavi la risposta.
Non avevi
skype, quindi prima di chiamare (e spendere) pensavi bene a quello che dovevi
dire.
Le trasferte
poi erano un lussuo Si andava dal cliente armati di dati e si doveva rientrare con un ordine per amortizzare la
trasferta. Un volo, pernotto e spese varie di un giro a Londra costavano come
uno stipendio medio.
E stavi via
2 giorni. Quindi non esistevano visite di cortesia ma viaggi studiati.
Oggi a
Londra vai in giornata e mentre torni passi a fare anche delle commissioni a
Abbiate Grasso, Lodi e Fiorenzuola. Alle 19.10 sei a casa davanti a Csi.
Partivi con
le piantine delle città e chiedevi riferimenti geografici e visivi per
raggiungere i posti, ora usi il navigatore in macchina e per l’ultimo pezzo a
piedi google map nell’iphone.
Il cellulare
evitavi di usarlo all’estero perché spendevi una fortuna, certo, non c’erano i
contratti di oggi o Viber, Tango e tutte le linee internet gratis!!
Dicono che i
social network allontanino, non direi, prova a farti l’amante senza un
cellulare e whatsapp… era complicato… o prova a agganciare uno chiamandolo a
casa perché non esiste il cellulare…
Infatti ci
si “morosava” nella stessa compagnia o quartiere, a esaurimento elementi…
Quante amiche si sono scambiate i fidanzatini?? Grazie a facebook almeno esci
dal quartiere… Ma sto andando di nuovo fuori tema.
Trovo in
definitiva che il progresso e la new generation sia più easy, ma mi piaceva di
più lo stile degli anni 90.
Basti pensare
ai buffet degli anni 80, parlo sempre di eventi professionali. Adesso agli
happening aziendali trovi il finger food, dovrebbero essere bocconi e quindi
non hai piattino e forchetta, quindi te le devi infilare tutto in bocca.
ELEGANTEEEEE!
Vuoi mettere
quei bei buffet anni 90, con le tartine di pane da toast (non esisteva ancora
il Pan Bauletto) , per renderle meno asciutte venivano spalmate di SPUNTI’ e
MAYONNAISE (che essendo banditi dai vegan, dukan, e salutisti vari non esiste
quasi più). C’erano le coca cola senza nome con scritto su coca cola e basta
quindi non c’era la gente mezzora in fila a cercare la bottiglia col nome da
fotografare e whatsappare o postare su facebook. Passavi, prendevi la LATTINA e
via!
E i bigné al
cioccolato e crema, non le mini ciotoline quadrate in plexiglass con dentro la
fondutina di zenzero e radici di baobab (che devi mangiare col plexiglass perché
il cucchiaio è più grande della ciotola).
Lavorare è
più facile, ma il bon ton professionale è diventato un opinione con almeno 50
sfumature di grigio….
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